Nell'aria si accumula qualche cosa di danzante. Dino Campana da Marradi a Faenza - Mostra figurativa
Dopo gli eventi primaverili (la preziosa esposizione bibliografica nella Biblioteca Comunale e quella in Pinacoteca sui dipinti che ispirarono il poeta marradese, entrambe tuttora in corso) il 13 giugno alle ore 17,30 verrà inaugurata nella Galleria d’arte comunale una esposizione dal titolo Nell’aria si accumula qualche cosa di danzante. La mostra, che prende il titolo da un brano dei Canti Orfici pubblicati a Marradi nel 1914, è realizzata in collaborazione con il “Centro Studi Campaniani” di Marradi, che ha prestato alcune importanti opere d’arte ispirate al mito dei Canti Orfici e di Dino Campana.
La mostra intende accompagnare il visitatore lungo un percorso volto a conoscere ed approfondire l’uomo, la sua opera e il suo rapporto con la nostra città ed è articolata in tre sezioni.
Nella prima sezione, Con Dino Campana al Liceo Torricelli, sono esposti i registri di classe del poeta, gentilmente prestati per l’occasione dal Liceo “Torricelli”. Inoltre, attraverso alcune immagini, si scopriranno i volti delle persone che hanno incrociato la loro vita con quella di Campana nel suo trascorso a Faenza, e sarà poi possibile svelare il mistero su di una fotografia che per lungo tempo si è ritenuto ritraesse il poeta.
La seconda sezione della mostra, L’icona Dino Campana, espone alcuni dipinti che ritraggono il poeta ed alcune opere che si cimentano nella stimolante impresa di tradurre le evocative immagini dei Canti Orfici. Da segnalare il celebre ritratto eseguito da Giovanni Costetti per il quale il poeta posò nel 1913 a Firenze, pochi mesi prima di dare alle stampe il proprio manoscritto. Le ceramiche “visionarie” di Carlo Zauli e il quadro di Domenica Pieli, ricco di riferimenti simbolici, sono solo alcune delle testimonianze, nate dalla lettura appassionata degli endecasillabi e novenari campaniani. Arrcchiscono la sezione opere di altri grandi artisti, come Concetto Pozzati ed Emilio Tadini.
Completa il percorso espostivo la sezione Itinerario orfico, che vuole essere un’anticipazione del Percorso Dino Campana per le vie di Faenza di prossima realizzazione, curato da Claudio Casadio e Stefano Drei. Grazie a fotografie, cartoline d’epoca e ai disegni di Romolo Liverani, verrà riportata alla luce la “rossa città” tratteggiata dai Canti Orfici. Il visitatore potrà così scontrarsi con gli “archi enormemente vuoti di ponti sul fiume”, la torre barocca, le ostesse pallide, e potrà viaggiare nel tempo e nello spazio, in scenari mitici in cui “anni ed anni fondevano nella dolcezza trionfale del ricordo”.
La mostra rimarrà aperta fino al 29 giugno con il seguente orario:
da lunedì a venerdì dalle 18 alle 20 sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 21