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Itinerario 

Durata: due notti, tre giorni.

Mezzo: automobile

Itinerario: Marradi, Palazzuolo sul Senio, Acquacheta, Premilcuore, Parco delle Foreste Casentinesi, San Godenzo.

 

GIORNO 1 - MARRADI, PALAZZUOLO SUL SENIO

Arriviamo a Marradi in auto. E’ un piccolo paese in provincia di Firenze dove però si parla il dialetto della Romagna. Si affaccia sul fiume Lamone. E’ il paese natale del poeta de “I canti orfici” Dino Campana (da vedere la Casa natale):

 

Io vidi dalle solitudini mistiche staccarsi una tortora e volare distesa verso le valli immensamente aperte.”

 

Marradi ospita ogni anno in autunno la “Sagra della Castagna”, un evento antico, che si ripete per quattro fine settimana di seguito, da non perdere.

 

Da vedere: la Badia del Borgo, o la Chiesa Arcipretale di S. Lorenzo, ricostruita nel 1785 in forme neoclassiche, il Palazzo Comunale e il bellissimo Teatro degli Animosi.

 

Ci dirigiamo a Palazzuolo sul Senio che dista 11 km, attraversando incantevoli boschi di faggio. Vi troviamo il Museo Archeologico dell’Alto Mugello con reperti e vicende delle alte valli del Lamone, del Senio e del Santerno. Da vedere, la Badia di Susisana, a 4 Km di distanza, antico monastero dove fu sepolto Moghinardo Pagani citato da Dante come ghibellino di incerta fede (If., canto XXVII).

Torniamo a Marradi per la notte.

 

GIORNO 2 - ACQUACHETA, PREMILCUORE E IL PARCO DELLE FORESTE CASENTINESI.

Ci spostiamo in auto a S.Benedetto in Alpe (20km), dove possiamo visitare l’Abbazia omonima risalente al XIII secolo. Poco dopo imbocchiamo il sentiero che in 90 minuti di agevole cammino ci porta davanti allo spettacolo delle Cascate dell’Acquacheta citata anche da Dante.

 Nel pomeriggio ci spostiamo a Premilcuore, paese che fu feudo dei conti Guidi. Il piccolo nucleo medievale è dominato dai resti dell’antica Rocca. Raccomandata la visita ai mulini ad acqua ancora attivi dei mugnai Mengozzi e Biondi. Premilcuore per la sua bellezza e per il contesto naturalistico, si fregia della “Bandiera arancione”. Da Premilcuore si entra nel Parco delle foreste Casentinesi attraverso una fitta rete di sentieri da percorrere a piedi o a cavallo.

 

GIORNO 3 - SAN GODENZO

Consigliata per il giorno seguente, una visita a San Godenzo, (25 Km da Premilcuore, 40 da Firenze), e alla sua splendida Abbazia costruita nel 1028, per volere del vescovo di Fiesole, Jacopo il Bavaro.

L'8 giugno del 1302 nell'Abbazia si tenne un convegno rimasto celebre e ricordato anche nelle Storie della letteratura italiana: il convegno degli esuli fiorentini Ghibellini e dei Guelfi Bianchi, tra i quali spiccava il nome di Dante Alighieri. L'obiettivo era quello di riuscire a trovare un accordo con gli Ubaldini per poter rientrare a Firenze, in quel tempo dominata dai Guelfi Neri. Le deliberazioni non ebbero successo: di lì a poco seguì un aspro scontro tra Bianchi e Neri, la sconfitta dei primi mentre maturò la decisione di Dante di staccarsi dai compagni fiorentini ("compagnia malvagia e scempia") e "di far parte per se stesso" (come ricorda il Poeta nella Commedia).

L'Abbazia rappresenta uno dei più importanti esempi di architettura romanica in Toscana. All'esterno si presenta con una limpida facciata in pietra preceduta da uno scalone. L'interno è vasto e solenne: a tre navate con pilastri quadrangolari e un presbiterio sopraelevato, a tre absidi.

8.UN VIAGGIO NEL CUORE DELLE TERRE DI DANTE

 

 

Le città di Lamone e di Santerno

conduce il lionel dal nido bianco

che muta parte da la state al verno.

(If., canto XXVII)

 

Come quel fiume c'ha proprio cammino

prima del Monte viso 'nver' levante,

da la sinistra costa d'Appennino,

 

che si chiama Acquacheta suso, avante

che si divalli giù nel basso letto,

e a Forlì di quel nome è vacante,

 

rimbomba là sovra San Benedetto

de l'Alpe per cadere ad una scesa

ove dovea per mille esser recetto;

 

così, giù d'una ripa discoscesa,

trovammo risonar quell'acqua tinta,

sì che 'n poc'aria avria l'orecchia offesa"

(If., canto XVI)

Nel cuore delle terre di Dante troviamo cultura, tradizione e natura. Tutte ricchezze che si tramandano nei secoli e che ci riconducono al tempo delle peregrinazioni dantesche. Dante, “ghibellin fuggiasco”, abbandona con amarezza la sua Firenze ma questo addio forzato lo porterà fuori dal "municipium", alla scoperta di un territorio vasto, di cui comprenderà complessità e potenzialità. Dai paesaggi, i fiumi, le montagne, le lingue e le tradizioni di queste terre scaturiranno in Dante suggestioni, teorie, conoscenza e poesia.

Non perdiamoci dunque questo piccolo viaggio alla scoperta di borghi e paesaggi radicati nel tempo, luoghi ricchi di storie da raccontare, come sempre accompagnati dalle parole di Dante.

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IL CAMINO - V.le Baccarini 38 - MARRADI ( FI )  Tel. 055 - 8045069

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