top of page

Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi è nato nel 1993. Il suo territorio si estende su due regioni, l’Emilia Romagna e la Toscana, e su tre province, quella di Forlì-Cesena, di Arezzo e di Firenze; il Comune di Santa Sofia è uno dei 12 Comuni del Parco. Cuore dell’area protetta è la foresta di Campigna, una delle zone più affascinanti dal punto di vista naturalistico, che ricade all’interno del territorio comunale.

Il Parco si distingue come una delle aree forestali meglio conservate in Europa; da ricordare per importanza la Riserva integrale di Sasso Fratino (istituita nel 1959).

  • Diga di Ridracoli e Centro di Capaccio:

La diga di Ridracoli, con il suo bacino artificiale, è stata realizzata fra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80. Il muro, che contiene le acque del Bidente, nel suo ramo di Ridracoli, è lungo 432 m. e alto 103,5 m., ed  è composto da ventisette conci in calcestruzzo, separati da giunti. All’interno del corpo della diga e del pulvino sono stati realizzati i cunicoli, al cui interno è possibile vedere direttamente alcuni strumenti di misurazione per il costante controllo della struttura (misurazione degli spostamenti, della temperatura, della pressione). Il lago artificiale, all’interno dei territori comunali di S. Sofia e Bagno di Romagna, è di circa 1 Kmq. e può contenere 33 milioni di metri cubi d’acqua. L’acqua raccolta nel lago viene depurata dal Centro di potabilizzazione di Capaccio e distribuita attraverso l’acquedotto di Romagna. Questa straordinaria opera dell’ingegneria umana fornisce acqua pulita a più di 47 comuni romagnoli (Provincia di Forlì-Cesena, Rimini, Ravenna e Repubblica di S. Marino) ed in particolare ai centri della riviera adriatica. La Diga è situa all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, in un luogo di forte interesse naturalistico, in cui è possibile fare escursioni all’interno delle foreste che circondano l’invaso, visitare i resti delle case rurali abbandonate, in cui vivevano, fino agli anni ’50 e ’60, numerose famiglie.  Alcuni di questi edifici, affiorano o sono visibili nei periodi di secca del lago, essendo state sommerse per la costruzione della diga stessa. Dal coronamento della diga parte anche un sentiero natura del Parco, che giunge al rifugio Ca’ di Sopra. Da Ca’ di Sopra, guardando in direzione sud-ovest, si vede in lontananza la Riserva Integrale di Sasso Fratino, prima riserva integrale italiana (istituita nel 1959), dove la foresta è lasciata inalterata, senza alcun intervento umano, al cui interno si può accedere solo per ricerche scientifiche.

Durante le escursioni attorno al lago è facile osservare gli animali che popolano l’alta valle del Bidente, come ad esempio gli ungulati (cinghiali, cervi, caprioli, daini), l’istrice, i rapaci sia diurni che notturni (aquila, falco, astore e gufo reale), fino agli anfibi (tritoni, salamandre, l’ululone dal ventre giallo). Da segnalare anche la presenza di animali che solo recentemente abitano la zona, attratti dalla pescosità del bacino: gli uccelli che si nutrono delle specie ittiche presenti, come l’airone cenerino ed il cormorano.

Fra i servizi offerti ai turisti, particolarmente apprezzato è l’escursione in battello elettrico sul lago e le visite guidate nei cunicoli della diga. Nelle vicinanze di Ridracoli sono state completamente ristrutturate, grazie all’intervento di Romagna Acque, alcune case coloniche frequentate dai turisti che amano la tranquillità e le bellezze naturali. Recentemente (estate 2004) è stato inaugurato, nel borgo di Ridracoli, IDRO ecomuseo delle acque, che integra l’offerta didattico - culturale e turistica.

  • Idro – Ecomuseo delle Acque di Ridracoli

Collegato alla diga di Ridracoli, è stato allestito IDRO ecomuseo delle acque di Ridracoli. La moderna sede espositiva è ospitata nello storico borgo di Ridracoli, nelle vicinanze di palazzo Giovannetti (documentato dal XVIII secolo) e del bel ponte ad arco sul Bidente.

Il museo è strutturato in una sede centrale ed in poli tematici dislocati nel territorio di Ridracoli. Nella sede principale sono allestite sale espositive dedicate alla distribuzione dell’acqua sul pianeta, in cui ad esempio si può vedere la quantità d’acqua presente nel proprio corpo, all’importanza dell’acqua come elemento essenziale della vita. Una parte è incentrata sulla gestione della risorsa acqua, in cui si approfondiscono i temi legati all’acquedotto di Romagna: la diga, il lago artificiale, le opere di presa, la centrale idroelettrica, la potabilizzazione, fino alla rete distributiva, che permette di portare l’acqua nelle case dei cittadini.

Attraverso reperti naturalistici, divertenti giochi interattivi ed esperimenti, i visitatori colgono, in maniera originale, l’importanza dell’elemento acqua e del patrimonio naturalistico-ambientale. Una sezione è dedicata alla fauna della valle del Bidente, in cui sono esposti i reperti faunistici facenti parte del museo naturalistico di Ridracoli, che era allestito nell’edificio adiacente Palazzo Giovannetti. Gli animali in mostra sono stati trovati morti o uccisi per atti di bracconaggio, mentre alcune reperti provengono dal museo di storia naturale di Verona, dal museo Foschi e da altre collezioni. La struttura museale è arricchita da poli tematici. Il polo naturalistico, con allestimenti e apparati nella galleria lungo la sponda destra del lago, in cui si approfondiscono i temi legati alla natura e al Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, monte Falterona e Campigna, attraverso apparati didattici dedicati alle stagioni del parco, sagome di animali selvatici presenti nell’area protetta (ad esempio il lupo) ed emozionanti sensazioni visive, uditive e tattili. Il polo tecnologico che, attraverso immagini e progetti, ripercorre la storia della costruzione della diga, le attrezzature e i macchinari di cantiere, le opere di presa e di derivazione (il canale di gronda che permette di trasportare acqua dai bacini indiretti) e i sistemi di controllo e monitoraggio, utilizzati per la sicurezza della struttura. Il polo paesaggistico, che costituisce il punto di partenza per l’escursione in battello elettrico.

Il museo possiede inoltre due punti di ristoro (sede centrale e coronamento della diga) e un fornito book-shop.

Fra i servizi offerti: visite guidate agli allestimenti, ai poli tematici e alla diga, possibilità di svolgere soggiorni di studio per le scolaresche, escursioni e manifestazioni organizzate durante tutto l’arco dell’anno.

Il personale del museo offre ai visitatori e soprattutto agli alunni delle scuole una stimolante immersione tra acqua, tecnologia e natura.

Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna

bottom of page