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10. TRE GIORNI DI ARTE, STORIA, NATURA E RELAX...Bologna, Imola e dintorni

 

 

Non mi poriano già mai fare ammenda

el lor gran fallo gli occhi miei, sed elli

non s’accecasser, poi la Garisenda

torre miraro co’ risguardi belli,

e non conobber quella (mal lor prenda)

ch’è la maggior de la qual si favelli [...]

(Le Rime)

 

Qual pare a riguardar la Carisenda

sotto ’l chinato, quando un nuvol vada

sovr’essa sì, ched ella incontro penda;

tal parve Anteo a me che stava a bada

di vederlo chinare, e fu tal ora

ch’i’ avrei voluto ir per altra strada.

(If., canto XXXI)

 

Le città di Lamone e di Santerno

conduce il lioncel dal nido bianco,

che muta parte da la state al verno.

(If., canto XXVII)

Amate l'arte e la storia, ma non vi dispiacerebbe qualche immersione naturalistica e, perchè no, vi lasciereste anche volentieri coccolare in qualche oasi termale con trattamenti speciali per il vostro corpo? 

Leggete ​il nostro itinerario, con suggerimenti e spunti interessanti per godersi al meglio un week end lungo nelle terre di Dante, terre di tante possibili suggestioni.

Entriamo nelle zone che un tempo furono, come ci spiega Dante nella sua "Commedia", del "Lioncel dal nido Bianco" (Maghinardo Pagani, condottiero e politico del 1300) e poi di Caterina Sforza e scegliamo insieme le proposte più interessanti.

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Itinerario 

Durata: due notti, tre giorni.

Mezzo: automobile

Itinerario consigliato: Bologna, Imola, Dozza, Bagnara di Romagna, Castel san Pietro Terme, Borgo Tossignano e il Parco dei Gessi, Fontanelice, Castel del Rio.

 

GIORNO 1 - BOLOGNA

Iniziamo il nostro viaggio da Bologna, città di arte e cultura, soprannominata in molti modi: Bologna "la Dotta" per la presenza di una delle più antiche Università d'Italia che ancora oggi continua a mantenere il suo ruolo di attivissimo centro culturale, aperto sempre a nuove e creative idee. Bologna "la Rossa" per il colore che i tetti e le case danno alla città, mantenendo i colori tipici dell'epoca medievale. Bologna "la Grassa" per la gustosa e sublime gastronomia: la cucina bolognese è conosciuta in tutto il mondo ed ha conquistato anche i palati più severi. Il connubio perfetto tra modernità e tradizione è uno degli elementi che conquistano i turisti.

Per conoscere e godere le bellezze di questa splendida città ci vorrebbero sicuramente più giorni, noi ce ne concediamo uno: passeggiamo nel caratteristico centro a raggera: i quasi 40 km di portici che sembrano avvolgere le strade del centro, ci accompagnano alla scoperta di innumerevoli percorsi che conducono alla magnifica scenografia di Piazza Maggiore, alla quale si arriva (è consigliabile) da Via Ugo Bassi o da Via Rizzoli. La Piazza, imperdibile fulcro della città, accoglie la grandiosa ed incompiuta Basilica di San Petronio. Sul lato occidentale, il Palazzo Comunale e l’appartamento dei legati Pontifici. Completano la piazza il Palazzo del Podestà, quello dei Notai e la cinquecentesca Fontana del Nettuno, opera del Gianbologna.

Famosissime sono poi le Due Torri pendenti, degli Asinelli e Garisenda, le uniche rimaste delle numerose torri gentilizie medioevali.

Non lontano dalle Torri, percorrendo via Santo Stefano, si arriva alla piazza omonima che accoglie la particolarissima Basilica di Santo Stefano, un insieme di edifici sacri che formano il più noto Complesso delle Sette Chiese. Sono edifici molto antichi che, pur risalendo ad epoche differenti, mantengono una certa omogeneità stilistica, facendone il monumento romanico più interessante e meglio conservato di Bologna.

Consigliamo, a scelta, una visita alla Pinacoteca Nazionale (con opere di artisti del calibro di Raffaello, Guido Reni, Carracci), al Palazzo dell' Archiginnasio (sede della Biblioteca Civica), al Mambo (Museo di Arte Moderna e contemporanea, con all'interno anche il Museo Morandi) o ad uno degli straordinari Musei Universitari disseminati per la città (da non perdere: Museo delle Cere Anatomiche a Palazzo Poggi).

 

E per lo shopping? A bologna puoi trovare negozi e boutique per tutti i gusti. Per gli acquisti più economici, consigliamo di percorrere via dell'Indipendenza che dall'autostazione (vicino alla stazione ferroviaria) incrocia Via Irnerio e giunge sino a Piazza Maggiore. In Piazza VIII Agosto (lungo via Irnerio), si svolge per tradizione ogni settimana, il venerdì e il sabato, il Mercato della Montagnola: da non perdere la fila delle calzature, ottimo rapporto qualità prezzo! Il mercato si estende sino ai giardini della Montagnola dove si trovano abiti vintage, militari e altre curiosità.

Via Rizzoli - Via d'Azeglio - Via Farini - Via Castiglione: quì si può fare shopping nei negozi più raffinati. In un' atmosfera d'altri tempi, si alternano boutique di alta moda alle minuscole botteghe del ‘mercato di mezzo' lungo gli stretti vicoli colorati da splendide composizioni di frutta, verdura e prodotti tipici della tradizione culinaria della città. Da non perdere anche Galleria Cavour, con gli esclusivi e lussuosi store delle griffe più note.

 

Dante e Bologna: Dante andò a Bologna da giovane, nel 1286-87, per studiare retorica, grammatica e filosofia. Il notaio Enrichetto delle Quercie, nel 1287, trascrisse un sonetto di Dante dedicato alla Garisenda (una delle due Torri bolognesi) e lo inserì nei Memoriali del Comune (l'atto è conservato presso l'Archivio di stato bolognese). Il sonetto appartiene alle Rime, e si intitola No me poriano zamai far emenda.

Nel canto XXXI dell’Inferno, Dante trovandosi nel “Pozzo dei giganti” puniti per essersi opposti a Dio, tra l’ottavo e il nono cerchio, per descrivere il gigante Anteo che sporge dal pozzo per diversi metri, utilizza una similitudine che lo paragona proprio alla torre Garisenda.

 

GIORNO 2 - IMOLA, DOZZA, BAGNARA, CASTEL SAN PIETRO TERME

A 30 Km da Bologna, percorrendo l'autostrada (A14), incontriamo Imola, piccola ed elegante città di origine romana. Passeggiare per Imola è la maniera migliore per conoscere la città, stretta attorno al suo centro storico di intatta suggestione. Gli eleganti palazzi nobiliari e la rocca sforzesca sono solo alcuni dei gioielli del centro storico, mentre la suggestiva cornice dell’Appennino e le strutture sportive di alto livello, rendono la città adatta anche agli amanti della natura e dello sport.

Da visitare:

La Rocca Sforzesca di origine duecentesca con una rara collezione di armi antiche ed un prestigioso allestimento di ceramiche medievali. 

Immerso nel verde dei suoi giardini, il Museo di San Domenico ospita la Pinacoteca Civica e il Museo “Giuseppe Scarabelli”-Sezione Archeologica.

Il Circuito Enzo e Dino Ferrari, costruito nei primi anni ’50, ancora oggi ospita eventi sportivi di rilevanza internazionale ed è una tappa obbligata per tutti coloro che vogliono comprendere appieno la natura della città di Imola.

 

Ad appena 6 Km da imola, percorrendo la Via Emilia, si può raggiungere Dozza, antico borgo medioevale fra i più belli d'Italia. Rifiorì e trovò una certa stabilità con Caterina Sforza, signora di Imola e di Dozza, che ne riedificò la Rocca: potente, massiccia, eppure al tempo stesso in armonia con il resto del borgo. Nelle cantine della Rocca si trova l'Enoteca Regionale dell'Emilia-Romagna.

Dozza è resa unica dai numerosi dipinti che abbelliscono le facciate delle case. La Biennale del Muro Dipinto è la manifestazione di maggior rilievo di Dozza. Famosi artisti nazionali e internazionali eseguono opere permanenti sui muri delle case del borgo, conferendogli la peculiare caratteristica di "città dipinta".

 

Consigliamo, nel pomeriggio, di andare a visitare Bagnara di Romagna, distante 20 Km da Dozza e 15 da Imola, raro esempio di “castrum” medievale, integralmente conservato, dove aleggiano ancora le atmosfere di un tempo. La Rocca Sforzescavisitabile in tutte le stagioni, è un perfetto esempio del “bello stile cinquecentesco”. Oggi ospita il Museo del Castello; nella sua sezione archeologica importanti reperti illustrano la storia del borgo dall'Età del Bronzo fino al Medioevo, di cui resta l'importante sito archeologico dei Prati di S. Andrea, parte fondamentale dell'originario abitato. Quasi di fronte alla Rocca, la Chiesa Arcipretale dei Santi Giovanni e Andrea, del XV secolo, conserva alcune opere di pregio: la “Madonna del Pubblico Voto” in terracotta, il fonte battesimale, un tabernacolo del quattrocento e l’organo settecentesco. Nella chiesa si trovano inoltre due musei di notevole interesse. Il Museo parrocchiale di arte sacra conserva una preziosa pala cinquecentesca “Madonna e Santi” di Innocenzo da Imola, un crocefisso in legno della scuola di Donatello e una notevole raccolta di ceramiche devozionali. Il Museo Pietro Mascagni è invece composto da un ingente numero di ricordi e cimeli del compositore livornese, donati alla città dalla corista Anna Lolli, nativa del luogo.

 

Per chi predilige il relax e il benessere, proponiamo una tappa alternativa da sostituire, a scelta, ad una delle tre località prima descritte: Castel San Pietro Terme, a cui si accede sempre dalla A14, distante 10 Km da Imola. Qui è presente, nell'antico e raffinato stabilimento termale, uno dei centri benessere più importanti d'Italia, dove è possibile sottoporsi a cicli di nutrizione mirata, bagni termali, fanghi termali, trattamenti di medicina estetica, visite mediche convenzionate, trattamenti cosmetici termali, programmi salute e molto altro ancora.

 

GIORNO 3 – BORGO TOSSIGNANO (PARCO DEI GESSI), FONTANELICE, CASTEL DEL RIO.

Ci  spostiamo a Borgo Tossignano imboccando la ss616. La Vena del Gesso e il fiume Santerno sono gli elementi paesaggistici che hanno determinato le vicende storiche di questa terra e che la caratterizzano tuttora come attrattiva ambientale unica. Molto apprezzata anche la gastronomia, che la pone fra le località della Strada dei vini e dei sapori dei Colli di Imola.

A proposito di gastronomia, suggeriamo di non perdere il tradizionale appuntamento del Martedì Grasso con la Festa della Polenta e la Sagra dei Maccheroni.

Da vedere, i resti della Rocca medievale.

Molto attive le Pro Loco che organizzano manifestazioni durante tutto l'anno.

Siamo dentro i confini del Parco dei Gessi, straordinario complesso di rocce gessose, grotte carsiche, doline e degli imponenti Calanchi dell'Abbadessa. Nel palazzo Baronale a Borgo Tossignano troviamo il Centro Parco con informazioni sui sentieri per il trekking.

Risalendo la valle incontriamo prima Fontanelice (da visitare il Museo Archivio Mengoni, l'architetto che realizzò la Galleria di Milano) e Castel Del Rio (da vedere il Ponte Alidosi, magnifica opera architettonica del XV secolo, dichiarato monumento nazionale nel 1897).

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