top of page

POPPI

Poppi, tramonto

Poppi, tramonto

Poppi, panoramica

Poppi, panoramica

Poppi, Castello

Poppi, Castello

Castello di Poppi, interno

Castello di Poppi, interno

Museo della Battaglia di Campaldino

Museo della Battaglia di Campaldino

Museo della Battaglia di Campaldino

Museo della Battaglia di Campaldino

Battaglia di Campaldino

Battaglia di Campaldino

Badia San Fedele, Poppi

Badia San Fedele, Poppi

Badia di San Fedele, particolare

Badia di San Fedele, particolare

Badia san fedele, Poppi

Badia san fedele, Poppi

 

 

 E io a lui: «Qual forza o qual ventura

ti traviò sì fuor di Campaldino,

che non si seppe mai tua sepultura?».

«Oh!», rispuos’elli, «a piè del Casentino

traversa un’acqua c’ha nome l’Archiano,

che sovra l’Ermo nasce in Apennino

Là ‘ve ‘l vocabol suo diventa vano,

arriva’ io forato ne la gola,

fuggendo a piede e sanguinando il piano.

Quivi perdei la vista e la parola;

nel nome di Maria fini’, e quivi

caddi, e rimase la mia carne sola.

(Pg., Canto V)

Il borgo medievale di Poppi è una rara “città murata” su cui signoreggia il Castello dei Conti Guidi, opera della famiglia di architetti Di Cambio e “prototipo” di Palazzo Vecchio in Firenze. Grazie a costanti restauri nel corso dei secoli, il castello si trova in eccellenti condizioni di conservazione. Dante fu ospite nel castello dei conti Guidi per quasi un anno, nel 1310. Qui ha composto il XXXIII canto dell'Inferno. La prima traccia del castello nelle cronache risale al 1191. L'edificio è stato ristrutturato a partire dal 1274 per volontà del conte Simone Guidi e di suo figlio Guido. Ai suoi piedi, l'11 giugno 1289, si è svolta la battaglia di Campaldino a cui partecipò anche Dante Alighieri. All'interno del castello è possibile visitare il Museo della Battaglia di Campaldino, con un plastico che ricostruisce gli schieramenti dei Guelfi da una parte e dei Ghibellini dall'altra. Dante nella Commedia riporta la vicenda di Bonconte da Montefeltro, morto in battaglia.

Vicino al Castello, seguendo la bella prospettiva dei portici di Via Cavour, si incontra la Badia di San Fedele, del secolo XI, un vero e proprio scrigno di opere d'arte in stile romanico.

 

Il Borgo è ricco di negozi dove acquistare prodotti tipici.

© Le terre di Dante è di proprietà di Mec Soc. Coop P.I. IT02372980397 elaborato da Riverbit 

Per qualsiasi informazione potete contattarci inviando una email utilizzando il presente form.

Your details were sent successfully!

Tutte le attività commerciali riconducibili allo sfruttamento del Parco Letterario® Le Terre di Dante sono attribuibili all'operato di 

MEC SOCIETA' COOPERATIVA Via di Roma 108 - 48121 RAVENNA   P.IVA e C.F: IT02372980397

bottom of page