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5. Le Terre di Paolo e Francesca

Il Treno di Dante

Viaggia e vivi l'Appennino,

 da Ravenna a Firenze

 

Sali a bordo di questo treno speciale che ti condurrà nel cuore dell'Appennino Tosco Romagnolo, alla scoperta di paesaggi mozzafiato e delle terre di Dante. 

Scegli il tuo itinerario, curiosando e prenotando a tuo piacimento tra le nostre proposte; a Ravenna, Faenza, Brisighella o nelle deliziose cittadine toscane. Il territorio è ricco di eventi , sagre e occasioni per tutti i gusti .

 

 

 

 

«Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende,

prese costui de la bella persona

che mi fu tolta; e 'l modo ancor m'offende.

 

Amor, ch’a nullo amato amar perdona

mi prese del costui piacer sì forte,

che, come vedi, ancor non m'abbandona.

 

Amor condusse noi ad una morte.

Caina attende chi a vita ci spense.»

Queste parole da lor ci fuor porte.

(If. canto V)

 

 

 

Le terre di Paolo e Francesca.

Durata: tre giorni, due notti.

Mezzo consigliato: automobile

Itinerario: Rimini, Verucchio, Gradara, Onferno, Repubblica di San Marino.

 

Breve cronistoria dei personaggi: Francesca, figlia di Guido il Vecchio da Polenta, signore di Ravenna, all'eta di 15 anni (dopo il 1275), sposa Giovanni “Gianciotto” Malatesta, figlio deforme del signore di Rimini e gli dà due figli. Muore fra il 1283 e l’85. Non ci sono datazioni certe salvo che nel 1286 Giovanni si risposa. Paolo era il fratello di Giovanni e fu capitano del popolo a Firenze nel 1282-83. Non c'è riscontro del delitto nella cronaca di allora, forse per un intervento censorio della famiglia regnante.

 

La storia di Paolo e Francesca, narrata da Dante: Paolo e Francesca sono i protagonisti del quinto canto dell'Inferno, posti fra i lussuriosi del secondo “cerchio”. Secondo il racconto di Dante, Francesca ebbe una relazione adulterina col cognato Paolo e i due, sorpresi da Gianciotto, furono entrambi trucidati. Nell'episodio infernale è Francesca la sola a parlare, mentre Paolo tace e piange alla fine del racconto della donna. Le due anime volano affiancate nella bufera infernale che trascina i lussuriosi e Dante chiede a Virgilio di parlare con loro; Francesca dapprima si presenta e ricorda l'assassinio subìto ad opera del marito, poi, su richiesta di Dante, racconta la lettura “galeotta” del romanzo di Lancillotto e Ginevra.

 

Dove avvennero i fatti narrati da Dante? Ci sono due versioni:

a) Presso il Castello di Gradara;

b) Nelle case malatestiane di Rimini, nel luogo ove oggi sorge il Castel Sismondo.

 

Nel 1581 un cronista locale racconta di due corpi ritrovati in un’arca di marmo nella chiesa di S.Agostino. Al tempo si disse che fossero i corpi di Paolo e Francesca.

 

GIORNO 1 - RIMINI, VERUCCHIO

Arriviamo a Rimini e ci spostiamo subito a Verucchio, a 15 km di distanza, dove sorge il castello di Malatesta da Verucchio (chiamato il “Mastin Vecchio” da Dante, nel XXVII canto dell'Inferno). Da qui prende le mosse la Signoria dei Malatesta sulla città di Rimini. Visita al Castello da cui si ammira la vasta pianura di Rimini e la bellissima valle del Marecchia; a sud est vediamo le tre torri della Repubblica di S.Marino, a sud ovest la Rocca imponente e il campanile delle Pievi di San Leo. Da non perdere: il “Museo delle Ambre” di Verucchio, straordinaria raccolta di gioielli d’ambra di epoca etrusco-villanoviana.

 

Ai piedi della Rocca si trova il Rimini Golf Club, bellissimo campo a 18 buche nell’alveo del fiume Marecchia.

 

Consigliamo, per il pranzo, un ristorante tipico della zona.

 

Torniamo a Rimini, per visitare il Tempio Malatestiano, costruito nel 1450 su progetto del grande architetto umanista Leon Battista Alberti, luogo di fascino che mescola iconografia pagana e cristiana, con opere di Agostino di Duccio e Matteo de Pasti. Piero della Francesca ha ritratto in affresco Sigismondo Malatesta inginocchiato davanti a San Sigismondo. Nell’abside, il crocifisso di Giotto. Il Tempio, nei suoi fregi ornamentali, ricorda la storia dell’amore fra Sigismondo e Isotta degli Atti, entrambi sepolti nella chiesa. Il complesso è una delle più importanti opere del Rinascimento Italiano.

 

Da non perdere: 

Una visita al Museo della Città, che raccoglie opere del Trecento riminese, di Giovanni Bellini, Guido Cagnacci, e testimonianze di contemporanei tra cui Federico Fellini, René Gruau, ecc...; imperdibile anche una visita alla Domus del Chirurgo, complesso archeologico che si sviluppa dall'età romana al Medioevo. Aperta al pubblico dal 2007, la Domus è una piccola Pompei riemersa dal buio dei secoli nel cuore di Rimini. Non può mancare una visita alla Chiesa di Sant'Agostino, una delle più grandi di Rimini, che conserva nell’abside le maggiori testimonianze della Scuola pittorica riminese del Trecento, uno dei movimenti artistici più importanti di quel periodo nell’Italia settentrionale, influenzato dal passaggio di Giotto. A pochi passi si erge Castel Sismondo, costruito nel Quattrocento da Sigismondo Pandolfo Malatesta su ispirazione del Brunelleschi; ne rimane l'imponente nucleo centrale di recente restaurato e destinato ad esposizioni d’arte. Il castello fu concepito sia come palazzo che come fortezza, degna sede per una corte coltissima e segno di potere e di supremazia sulla città. Prima del tramonto ci rechiamo al Cimitero Civico per un omaggio alla tomba di Federico Fellini e Giulietta Masina, monumento funebre in bronzo, opera di Arnaldo Pomodoro.

 

Consigliati, per la sera: i locali e le enoteche del Borgo S.Giuliano, antico borgo di pescatori. Passeggiando tra le sue caratteristiche vie, è possibile ammirare una serie di murales dedicati a Federico Fellini e ai personaggi dei suoi film.

 

GIORNO 2 - GRADARA, ONFERNO

Al mattino ci trasferiamo a Gradara (20 km, direzione sud sulla A14, uscita Cattolica). Visita al Castello e al borgo murato che lo circonda. Entriamo in silenzio nella stanza dove la leggenda vuole che si sia svolto il delitto narrato da Dante. Dedichiamo il pomeriggio alla visita della Riserva Naturale delle grotte di Onferno (comune di Gemmano), complesso di grotte carsiche che ospitano numerose colonie di chirotteri. La leggenda vuole che Dante ne abbia conosciuto l’esistenza e ad esse si sia ispirato.

 

Lungo le colline che scavalcano i fiumi Foglia e Conca si snodano piccoli borghi ricchi di storia: Montegridolfo (unica la sua struttura che non ha subito stravolgimenti urbanistici e un accurato restauro ha restituito agli abitanti e ai visitatori. Risultato: un museo all’aperto), Mondaino (famoso anche per il formaggio di fossa e dove è possibile visitare Il Centro Dantesco “S. Gregorio in Conca”, fondato dal prof. Angelo Chiaretti ), Saludecio (il museo parrocchiale ha opere di Guido Cagnacci), Montefiore (con una imponente e suggestiva Rocca malatestiana, da cui è possibile ammirare un paesaggio mozzafiato e, in lontananza, il mare Adriatico, fino alla linea dell'orizzonte). Piccoli paesi che consigliamo di visitare, per scoprire gioielli nascosti, ricchi di storia, tradizioni e prodotti tipici.

 

GIORNO 3 - RIMINI O REPUBBLICA DI SAN MARINO

Torniamo a Rimini e dedichiamo al mare e alla magnifica spiaggia attrezzata il tempo che ci separa dalla partenza. In alternativa: ci spostiamo a San Marino, la più antica repubblica del mondo. Visitiamo l’antico borgo sulla vetta di uno sperone roccioso da cui si domina il mare Adriatico. Consigliamo di fermarsi a mangiare in uno dei ristoranti del borgo e di dedicarsi allo shopping di prodotti tipici nelle attraenti botteghe. Da visitare a San Marino: il Palazzo del Governo, sede del potere rappresentato dai capitani Reggenti che, come gli antichi consoli, restano in carica per soli sei mesi; la seconda delle tre Torri che furono costruite a scopo difensivo e di controllo sulla cima del monte Titano oggi ospita il Museo delle Armi Antiche; la Basilica del Santo; la Chiesa di San Francesco con la splendida pinacoteca-museo; la Chiesa dei Cappuccini; la Mostra permanente dell'artigianato sammarinese; troverete sicuramente interessanti anche il Museo delle Armi Moderne, quello delle Auto d'Epoca e l'immancabile Museo delle Cere; una vera chicca: il Museo delle Curiosità.

 

L’itinerario ci accompagna alla scoperta della famiglia Malatesta di Rimini nel cui territorio avvenne il delitto narrato da Dante. La storia di Paolo e Francesca si imprime nell'immaginario popolare, la loro passione diventa mito e viene rappresentata e riproposta nel corso dei secoli da pittori, poeti e musicisti (Gaetano Previati, Anselm Feuerbach, William Dyce, Dante Gabriel Rossetti, August Dominique Ingres, William Blake, Riccardo Zandonai, Tchaikovsky, ecc...)

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L’albergo è situato in una posizione strategica e tranquilla, a circa 5 minuti a piedi dalla spiaggia.
La Famiglia Benvenuti ti saprà dare un servizio attento e curato, una piacevole accoglienza in stile romagnolo.

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