Scendendo a sud, l'ultima vallata della Romagna è la Valconca: al suo interno, lasciandosi alle spalle l'Adriatico, dopo meno di 20 km, troviamo un paese che ospita in cima alla sua collina una rocca gigantesca. Il paese è Montefiore Conca e la sua fortezza domina, come un grande faro, tutto quel mare di verde che ricopre la vallata. Fu la Signoria dei Malatesta a costruire quell'enorme rocca, come baluardo nei confronti del Ducato di Urbino, retto dalla temibile famiglia dei Montefeltro. Integro e affascinante, il suo patrimonio monumentale e artistico è tutto da visitare: l'ingresso al castello e la porta; la Rocca del XIV secolo, un pozzo trecentesco e alcuni affreschi al pianterreno; la Pieve con il campanile che conserva un bel Crocifisso del 300; il santuario della Madonna di Bonora, con affreschi e ori, la chiesa dell'ospedale, il convento dei Capuccini del secolo XVI, che ospita pregevoli opere cinquecentesche e un'interessante biblioteca con edizioni dell'epoca.

 

Montefiore riserva anche due curiosità interessanti:

1- Nel borgo ai piedi del castello troviamo un antico ceramista con il suo laboratorio artigiano, un vero reperto di storia e di cultura popolare. Il forno a legna è medioevale, i torni sono a pedale, le tecniche di lavorazione tra le più arcaiche e affascinanti. 

2- Le Carrozze di Giuseppe Tenti. Restauratore di carrozze d’epoca, Tenti è in grado di riprodurre, realizzare, ripristinare e riadattare ogni singolo fregio o filettatura. Noce, acacia, olmo, frassino, prendono vita e forma sotto le sue mani. Il XIX secolo, che può considerarsi l’epoca d’oro delle carrozze, risplende nella bottega artigiana di Giuseppe Tenti: vecchi attrezzi consumati dall’uso, parti smontate di carri e carretti e fotografie in bianco e nero appese alle pareti.