Il modo migliore per scoprire e visitare Ferrara è quello di percorrerla lentamente in bicicletta. E' un territorio assolutamente piatto: quasi un record nel suo genere. E poi, altro aspetto non trascurabile, gli abitanti utilizzano in massa questo mezzo di trasporto così rilassante ed ecologico. Molti alberghi le offrono ai propri ospiti. Oppure si possono noleggiare in vari punti della città. Anche la bicicletta è vissuta con eleganza, quasi fosse un' eredità di quel passato prestigioso che lì si respira ovunque. In città si possono visitare, la Cattedrale la cui facciata romano-gotica è come un grande racconto al cui centro si legge il Giudizio Universale; il Castello Estense che unisce lo sfarzo dei saloni rinascimentali alle fosche memorie tinte di intrighi di corte.

Dal Castello partono le ampie strade rinascimentali: l'arteria della Giovecca che si conclude nell'oro e nei colori della Palazzina di Marfisa d'Este, scrigno di antichi mobili ed oggetti. Corso Ercole I d'Este è fiancheggiato da decine di palazzi signorili; tra questi Casa Romei è il più rappresentativo ed elegante, a testimonianza dello splendore raggiunto nel Rinascimento da questa piccola ma nobile città. A poca distanza, il Palazzo dei Diamanti, splende con il suo bugnato bianco che, insieme al cinquecentesco Palazzo Schifanoia, oggi è sede di importanti mostre d'arte. Molto interessanti sono anche: il giro delle mura (lunghe 9 km, in mattoni rossi) che ancora circondano la città, la zona degli orti ed il cimitero ebraico.

Da non perdere: 

Il museo archeologico che ospita i reperti di altissima fattura della città etrusca di Spina, emporio commerciale di primaria importanza, fiorita dal VI al III secolo a.C.

Il Museo Boldini, allestito nelle sale dell'ala settecentesca di Palazzo Massari, dedicato ad uno dei più celebri pittori italiani del secondo Ottocento, Giovanni Boldini. Fondato nel 1935, il Museo è la più importante raccolta pubblica di opere del maestro ferrarese che, trasferitosi prima a Firenze, poi a Londra e infine a Parigi, divenne uno dei protagonisti indiscussi della cosiddetta Belle Époque.

Curiosità:

Il profumo del pane ci accoglie a Ferrara, con il suo sapore inconfondibile, che per la sua fragranza e delicatezza viene scambiato per un biscotto. L’Uva d’oro è un vitigno molto antico che cresce con la pienezza e rotondità del suo sapore nelle terre sabbiose del ferrarese: le sabbie di Bosco Eliceo. Il vino da esso ottenuto accompagna magnificamente tutti i piatti tipici ferraresi: dai tortelli di zucca (pasta sfoglia ripiena di zucca con parmigiano e condita con burro fuso) alla salama da sugo.