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9. DA PISA ALLA LIGURIA

 

Firenze, Pisa, Lucca, Lunigiana

06 giorni / 05 notti

PROGRAMMA DI VIAGGIO:

 

1° giorno – FIRENZE

Arrivo a Firenze, trasferimento in hotel, cena e pernottamento.

 

2° giorno – FIRENZE

Intera giornata dedicata alla visita guidata di Firenze: Piazza e Chiesa di Santa Maria Novella, Battistero di Firenze, Casa di Dante, la Chiesa di Santa Margherita de’ Cerchi. In questo percorso si rivivono gli anni fiorentini di Dante, dalla giovinezza all’esilio. Pranzo libero. In serata rientro in hotel, cena e pernottamento.

 

3° giorno – PISA

Partenza alla volta di Pisa dove visiteremo i luoghi danteschi che vanno dalla Piazza degli Anziani (oggi Piazza dei Cavalieri) con la Torre della Fame (dove fu incarcerato il Conte Ugolino con i suoi figli), a S. Sisto e S. Giorgio dei Tedeschi (dedicata ai combattenti morti nel 1315, nella grande vittoria ghibellina di Montecatini, accanto a Uguccione della Faggiola), Piazza dei Miracoli (Torre, Duomo e Battistero) sino agli affreschi del Camposanto su Giudizio Universale e Inferno, per concludersi alla tomba e monumento funebre di Arrigo VII». Pranzo libero. Cena e pernottamento.

 

4° giorno – LUCCA

Partenza alla volta di Lucca, splendida città patrimonio dell'Unesco. Qui visiteremo le mura risalenti al XV-XVI secolo, che ancora oggi la circondano completamente e che sono molto ben conservate, l'Anfiteatro, il Duomo di San Martino e la Torre del Guinigi. Pranzo libero. Nel pomeriggio partenza per la Lunigiana, detta “la terra dei cento castelli”, un territorio al confine con la Liguria dove Dante ha passato un periodo del suo esilio accolto dai Marchesi Malaspina. Cena e pernottamento.

 

5° giorno – LUNIGIANA

Cominceremo le visite da Mulazzo nella parte settentrionale della Lunigiana. Il borgo è dotato di due porte di accesso e conserva l’originale struttura caratterizzata da stretti vicoli. Sede di un antico castellaro (recinto fortificato) ligure e di un castello di cui rimane solo la cosiddetta Torre di Dante, che ricorda la presenza del poeta in Lunigiana, a Mulazzo è possibile ammirare anche gli antichi archi dell’acquedotto Malaspiniano e Piazza Dante, sovrastata dalla chiesa di San Nicolò e dal palazzo Malaspina Zini. Pranzo libero. Proseguimento per Villafranca in Lunigiana dove visiteremo il castello di Malgrate, il castello di Malnido ed il Castello di Virgoletta. Cena e pernottamento.

 

 

6° giorno – LUNIGIANA

Inizieremo con la visita al castello di Fosdinovo, forse il meglio conservato della Lunigiana. Il castello racchiude molte leggende e storie, come che abbia ospitato Dante e che il fantasma di una fanciulla castigata dai genitori per essersi innamorata di uno stalliere compaia nelle sue stanze. Proseguimento per Castelnuovo Magra e visiteremo i resti del Palazzo Vescovile, luogo dove Dante firmò per conto dei Marchesi Malaspina, la pace con il vescovo di Luni. Pranzo libero e rientro nei luoghi di provenienza. 

 

 

Quota individuale a partire da € 540,00

 

Quotazioni individuali basate su gruppi di 25 persone con trattamento di mezza pensione e costo guide. Sono esclusi trasporti, biglietti di ingresso ai luoghi visitati, bevande ai pasti.

I tour  saranno effettuati con un minimo di 08 persone

Preventivi su richiesta a:

info@leterredidante.com

 

Poscia che fummo al quarto dì venuti,

Gaddo mi si gittò disteso a’ piedi,

dicendo: "Padre mio, ché non mi aiuti?".

 

Quivi morì; e come tu mi vedi,

vid’io cascar li tre ad uno ad uno

tra ’l quinto dì e ’l sesto; ond’io mi diedi,

 

già cieco, a brancolar sovra ciascuno,

e due dì li chiamai, poi che fur morti.

Poscia, più che ’l dolor, poté ’l digiuno».

(If., canto XXXIII)

 

Ahi Pisa, vituperio de le genti

del bel paese là dove ’l sì suona,

poi che i vicini a te punir son lenti,

 

muovasi la Capraia e la Gorgona,

e faccian siepe ad Arno in su la foce,

sì ch’elli annieghi in te ogne persona!

(If., canto XXXIII)

 

L’uno a Virgilio e l’altro a un si volse 
che sedea lì, gridando: «Sù, Currado! 
vieni a veder che Dio per grazia volse».

Poi, vòlto a me: «Per quel singular grado 
che tu dei a colui che sì nasconde 
lo suo primo perché, che non lì è guado

quando sarai di là da le larghe onde, 
dì a Giovanna mia che per me chiami 
là dove a li ‘nnocenti si risponde. 

(Pg. canto VIII)

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