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ACQUACHETA

 

 

Come quel fiume c'ha proprio cammino

prima del Monte viso 'nver' levante,

da la sinistra costa d'Appennino,

che si chiama Acquacheta suso, avante

che si divalli giù nel basso letto,

e a Forlì di quel nome è vacante,

rimbomba là sovra San Benedetto

de l'Alpe per cadere ad una scesa

ove dovea per mille esser recetto;

così, giù d'una ripa discoscesa,

trovammo risonar quell'acqua tinta,

sì che 'n poc'aria avria l'orecchia offesa"

(If., canto XVI)

Circondata da una foresta di querce, castagni, faggi e sempreverdi, questa spettacolare cascata il cui salto raggiunge i 70 metri di altezza, ha conquistato fama letteraria grazie a Dante Alighieri che, durante il suo esilio, soggiornò a lungo in queste zone.

 

Il tumultuare dell'acqua in caduta ispirò il poeta nel descrivere la cascata dell'infernale Flegetonte.

 

Come arrivare: Il sentiero per raggiungere la cascata parte da San Benedetto in Alpe, nei pressi del ponte sul fosso Acqua Cheta. Costeggiando il torrente per lunghi tratti, immersi nella natura rigogliosa del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, si percorre un cammino agevole di circa due ore.

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