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1° giorno – RAVENNA

Ravenna, la città dove Dante, trovando asilo presso la corte di Guido Novello da Polenta passò gli ultimi anni della sua vita. Visita al Mausoleo di Galla Placidia, monumento cristiano funerario di rara bellezza, della Basilica di S. Vitale, capolavoro dell’arte paleocristiana e bizantina, la basilica di S. Apollinare Nuovo, nata come luogo di culto ariano, fu poi consacrata a San Martino di Tours, il Palazzo dei Da Polenta e la casa di Francesca. Pranzo libero. Nel pomeriggio visita alla Tomba di Dante, al Quadrarco di Braccioforte, dove nel 1865 furono ritrovati i resti di Dante e alla Basilica di S. Francesco dove si tennero i suoi funerali. Cena e

pernottamento.

2° giorno – DINTORNI di FORLI’

Partenza per San Benedetto in Alpe con la millenaria Abbazia benedettina da dove, tempo permettendo, è possibile fare una piacevole passeggiata immersi nella natura rigogliosa del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi (3 ore circa in totale) fino alla cascata dell’Acquacheta il cui tumultuare in caduta ispirò Dante nel descrivere la cascata dell'infernale Flegetonte. Proseguimento per Portico, antico borgo perfettamente conservato nella sua struttura urbanistica medioevale. Diversi i palazzi nobiliari, tra cui Palazzo Portinari dove, la tradizione narra, sbocciò l’amore tra Dante e Beatrice. Pranzo libero. Partenza per Castrocaro, centro già famoso in epoca romana per le sue acque termali. Visita dell’imponente Fortezza Medioevale che vigila sul paese dalla rupe. Poco più in basso la Torre Campanaria, bastione per sorvegliare la parte bassa del paese. Più a valle c’è Terra del Sole, la cittadella fortificata voluta da Cosimo de’ Medici, Granduca di Toscana. Città ideale del Rinascimento, costruita e progettata per essere la sicura e inespugnabile capitale della Romagna Toscana. Ancora oggi conserva la pianta originale: si sviluppa attorno al fulcro centrale della Piazza d’Armi, perfettamente simmetrica con due porte, due borghi maggiori e due castelli a forma di stella. Cena e pernottamento.

 

3° giorno – BERTINORO e FORLIMPOPOLI

Partenza per Bertinoro, detto il “Balcone della Romagna”, borgo antico che ha mantenuto l’antica struttura con stradine e scorci d’altri tempi: il magnifico Palazzo Ordelaffi in Piazza della Libertà, la Torre dell’Orologio e la millenaria Rocca al cui interno si trova il Museo Interreligioso dedicato alle tre grandi religioni monoteiste (Ebraismo, Cristianesimo e Islam). A pochi chilometri da Bertinoro, c’è la Pieve di S. Donato, a Polenta, basilica romanica, anteriore al secolo X. Si dice che Dante vi si fermò a pregare nel suo
cammino da Arezzo a Ravenna. Pranzo libero. Nel pomeriggio trasferimento a Forlimpopoli, dove arte e gastronomia hanno raggiunto l’apice. Quando si arriva, la prima cosa che si vede è la Rocca Ordelaffiana risalente al 14° secolo, ma il motivo per cui è diventata nota è che qui è nato Artusi, autore del famoso
libro La scienza in cucina e l'arte di mangiare bene. Visita a Casa Artusi e possibilità, su richiesta, di assistere

ad un corso di cucina. Cena e pernottamento.

4° giorno –  RAVENNA
Prima colazione e fine dei nostri servizi

 

Quota di partecipazione a partire da € 315,00

 

Quotazioni individuali basate su gruppi di 25 persone con trattamento di mezza pensione e costo guide. Sono esclusi trasporti, biglietti di ingresso ai luoghi visitati, bevande ai pasti.

I tour  saranno effettuati con un minimo di 08 persone

 

4. DANTE NELLA ROMAGNA TOSCANA

Ravenna, dintorni di Forlì, Bertinoro, Forlimpopoli

04 giorni / 03 notti

Preventivi su richiesta a: 

info@leterredidante.it

Programma di Viaggio:

Come quel fiume c'ha proprio cammino

prima del Monte viso 'nver' levante,

da la sinistra costa d'Appennino,

 

che si chiama Acquacheta suso, avante

che si divalli giù nel basso letto,

e a Forlì di quel nome è vacante,

 

rimbomba là sovra San Benedetto

de l'Alpe per cadere ad una scesa

ove dovea per mille esser recetto;

 

così, giù d'una ripa discoscesa,

trovammo risonar quell'acqua tinta,

sì che 'n poc'aria avria l'orecchia offesa"

(If., canto XVI)

 

 

Le donne e' cavalier, li affanni e li agi

che ne'nvogliava amore e cortesia

là dove i cuor son fatti sì malvagi.

O Bretinoro, ché non fuggi via,

poi che gita se n'é la tua famiglia

e molta gente per non esser ria?

(Pg., canto XIV)

 

 

Siede la terra dove nata fui

su la marina dove ’l Po discende

per aver pace co’ seguaci sui.

(If., canto V)

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